venerdì 11 dicembre 2009

Un incontro che si rinnova.

"Un incontro che si rinnova" è l'augurio con il quale prende spunto questo spazio di lavoro sulla rete legato a un obiettivo preciso: rinnovare, riscoprire e valorizzare l'esperienza denominata "L'Incontro Artisti e Poeti - Alunni della Scuola Elementare di Agrate Brianza diretto da Enzo Bontempi 1957-1963" .
Questa esperienza prese vita più di cinquant'anni or sono in una scuola elementare di Agrate Brianza in provincia di Milano e rappresenta nella storia e nella cronaca della scuola italiana un esempio unico e singolare di didattica, avvalorato da un gruppo di testimonianze artistiche e letterarie di indubbio valore, raccolte durante sei anni di attività epistolare tra la scolaresca e un indirizzario di poeti e artisti sorprendente.
Le testimonianze raccolte sono opere grafiche, autografi letterari e lettere firmate da alcuni dei più autorevoli e conosciuti poeti, scrittori e artisti attivi in Italia in quel periodo: da Lucio Fontana a Salvatore Quasimodo, l'elenco delle personalità che parteciparono a questo inedito "esperimento" didattico annovera Giorgio Caproni , Mario Luzi, Ernesto Treccani, Aligi Sassu, Corrado Govoni, i fratelli Pomodoro e molti altri ancora.
Poeti, scrittori, artisti di diversa estrazione ma tutti accomunati da una caratteristica unica e preziosa agli occhi di un insegnante e della sua scolaresca del 1957: essere autori vivi, presenti, contemporanei in quegli anni eppure mai entrati a scuola, a far parte di raccolte o antologie scolastiche. Presenti nella cultura contemporanea eppure invisibili, distanti e nascosti agli occhi di un qualsiasi alunno di scuola elementare.
Partendo da una semplice ma provocatoria domanda rivoltagli da un alunno "Maestro, ma gli artisti e i poeti sono tutti morti?Non ne esistono più?", il maestro Enzo Bontempi diede avvio a una esperienza didattica e culturale di grande spessore e di geniale concretezza che in poco tempo mise in contatto gli alunni di una scuola elementare con alcuni tra gli artisti più rinomati e validi di quegli anni: la generosità di questi artisti e la loro immediata disponibilità furono alla base della raccolta di opere che in un breve volgere di mesi giunse a configurarsi già come una "collezione" e che tale si presenta ai giorni nostri.
Negli anni che seguirono questa attività assunse una fisionomia metodologica di grande rilievo e venne curata dal suo ideatore con un grande investimento di risorse intellettuali e professionali: ricostruirne la cronaca, risalire alle origini e cercare di individuare in questa esperienza le ragioni di metodo e gli obiettivi che la ispirarono saranno le linee guida che il gruppo di studio da poco raccoltosi intorno a "L'Incontro di Enzo Bontempi"vuole perseguire, nella convinzione che il lavoro di Enzo Bontempi, dei suoi ragazzi e degli artisti che risposero a questa iniziativa sia un esempio tuttoggi valido e per giunta raro e prezioso, da trasmettere al mondo della scuola e della cultura italiana.

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